Nome latino Cichorium intibus L. var. foliosum Bishoff cultivar "Rosso Verona"
Nome italiano Radicchio rosso di Verona
Famiglia Asteraceae
Descrizione
È un radicchio che forma un cespo piccolo con foglie ben embricate. La lamina fogliare è di un colore rosso acceso, solcata da una nervatura centrale di medie dimensioni e da quelle secondarie molto fini di un colore bianco avorio. Il cespo posto in vendita è accompagnato da una parte di radice bianca pulita a forma di cilindro. È pianta da pieno sole, si sviluppa raggiungendo prima della fase di raccolta di circa 30-40cm.
Condizioni di crescita e habitat
Si semina a luglio direttamente o si trapianta verso metà di agosto. Dal mese di ottobre, dopo che le brinate hanno addolcito le foglie ha inizio la raccolta. Il sesto di impianto è di cm 50 tra le file e cm 25 tra le piante, calcolato per ottenere cespi piccoli cuoriformi.
Usi culinari e proprietà fitoterapiche
Si presta al consumo fresco per la limitata presenza di nervature sulla foglia. Si ottengono ottimi risotti e si può cucinare al forno.
La lamina fogliare è particolarmente croccante e durante le brinate invernali il sapore amarognolo diviene meno accentuato.
Piatto tipico è il risotto de raicio veronese. La forma a cuore ne rende favorevole l’uso a “spicchi”, pronto per essere saltato in padella, messo al forno con pancetta o formaggio. Pasta fresca ai cuori di radicchio veronese e risotto di radicchio veronese.
Come le altre cicorie da sempre le sono riconosciute proprietà stomachiche e depurative. Il buon contenuto in inulina lo rende un ottimo stimolante delle attività dei microorganismi utili stanziali nel nostro intestino.
Storia e tradizioni
La sua origine è da ricercare nella pianta della cicoria selvatica, di origine mediterranea, già conosciuta dagli antichi Egiziani, Greci e Romani. È provabile che questo ecotipo abbia origine dalla domesticazione del radicchio rosso tardivo di Treviso.
Bibliografia e Sitografia
http://www.venetoagricoltura.org/upload/pubblicazioni/Verona_SC93.pdf?x15762