Aglio di Resia

Nome latino Allium sativum L.

Nome italiano Aglio di Resia

Famiglia Amaryllidaceae

Mese di semina XI.
Mese di raccolta VIII.
Leggero ☀️☀️☀️
Irrigazione medio

Descrizione 

È una pianta perenne, di consistenza erbacea, viene coltivata come annuale. Le foglie sono basali, lineari, allungate; la foglia più esterna avvolge la precedente per circa 10 centimetri. Lo scapo fiorale è lungo 40-80 centimetri e porta alla sommità un'infiorescenza a ombrella. I fiori, in numero variabile e portati su un lungo ed sottile peduncolo, sono bianchi, rosei o porporini. Il bulbo (testa – glaua o laua) è generalmente di piccole dimensioni così come i bulbilli o spicchi (noize o nöghize); il colore è rossastro e viene generalmente assunto dal secondo strato delle tuniche che rivestono il bulbo. È commestibile.


Condizioni di crescita e habitat 

Lo splendido paesaggio alpino del Friuli, regala la piccola e splendida vallata della Val Resia nella provincia di Udine, tra le Prealpi Giulie ai piedi del monte Canin, incuneata tra l'Austria e la Slovenia , dove le tradizioni e la cultura di un tempo sono ancora vive e piene di fascino e dove l’aglio tipico trova le condizioni di crescita e l’habitat ideale. 

La pianta ama gli ambienti luminosi, è in grado di sopportare temperature piuttosto rigide. Essendo la zona della Val Resia estremamente piovosa, la coltura non abbisogna di apporti idrici artificiali. 

Viene coltivato a mano nei piccoli appezzamenti sparsi sul territorio a ridosso delle frazioni del comune di Resia fino a 1000 m. Ama il terreno sciolto, dotato di sostanza organica e di calcare, permeabile e ben drenato così da smaltire rapidamente eccessi di acqua. 

Per quanto riguarda il calendario di coltivazione, la semina prevede l’interramento dei bulbi in novembre, a ridosso dei primi geli, a circa 3 cm di profondità. I bulbilli vengono disposti nel terreno con l’apice rivolto verso l’alto, mantenendo distanze di 25-30 centimetri. 

La concimazione viene effettuata con modiche quantità di letame bovino. Al momento dell’emergenza, quando il germoglio ha raggiunto circa 3 cm di altezza, si procede ad una cimatura con la finalità di potenziare la pianta ancora sotto terra. Le cime (uorè) eliminate vengono bollite e consumate in insalata. La sarchiatura (smutikat) viene eseguita con attenzione, per non arrecare danni all’apparato radicale superficiale. 

La raccolta è effettuata ad agosto; le piante vengono quindi collocate su graticci (scialisc), più raramente estirpate e lasciate sul terreno per due o tre giorni al massimo. Successivamente, i bulbi vengono ripuliti dalla tuniche esterne, dalle radici e le foglie vengono tagliate. I bulbi migliori, vengono conservati quale materiale di propagazione per la stagione successiva.


Usi culinari e proprietà fitoterapiche

Le caratteristiche organolettiche di questa pianta la rendono idonea a creare diverse ricette locali. Il bulbo presenta elevata digeribilità, lunga conservabilità, aroma intenso e persistente anche se molto delicato. 

L’aglio di Resia ricopre un ruolo importante nella tradizione friulana. E’ talmente buono, dolce, elegante, da poter piacere perfino a chi non ama l’aglio e solitamente non lo usa. In cucina, il suo sapore aromatico lo rende particolarmente adatto ad essere impiegato per la preparazione di ottimi salumi e di numerose ricette della tradizione locale. 

Il suo odore meno acre ed il sapore più dolce lo rendono ottimo anche per realizzare sfiziosi condimenti da accompagnare a pietanze gustose e sostanziose. Fra i piatti tipici annoveriamo la crema di aglio di resia e patate con crostini, l’agliata, la pasta ai fiori d’aglio, risotto aromatizzato con aglio di Resia.

L’aglio è uno degli alimenti più noti fin dai tempi antichi per le sue proprietà medicamentose contro svariate malattie: è stato infatti, consumato per decine di secoli da numerose civiltà nella medicina tradizionale e viene utilizzato anche al giorno d’oggi, solitamente sotto forma di preparati fitoterapici (con il bulbo essicato). 

All’aglio vengono attribuite, quindi, innumerevoli proprietà, prima fra tutte la sua efficacia antisettica. L’allicina ha dimostrato di possedere un’ampia efficacia antibiotica, così come alcuni suoi derivati. Il succo d’aglio anche diluito riesce ancora ad inibire la crescita dei batteri, virus e funghi. 


L’aglio può essere consumato crudo, cotto, in capsule, oppure semplicemente addizionato al cibo. 

Tuttavia per espletare al meglio le sue funzioni va assunto crudo (intero e spremuto): la maggior parte delle proprietà terapeutiche dell’aglio è dovuta, infatti, alle sostanze solforate volatili in esso contenute che vengono perdute con la trasformazione (cottura o sintesi del prodotto medicinale).


Storia e tradizioni

L’aglio di Resia, dall’omonima valle del F.V.G. che ha vissuto un singolare isolamento geografico secolare, tale da consentire la conservazione non soltanto della lingua, usi e costumi, ma anche di questa “interessante biodiversità vegetale” che i resiani chiamano “Strok”. 

Pur conosciuto in tempi storici anche fuori dalla valle, nell’ultimo decennio è stato ufficialmente riscoperto grazie all’iniziativa della comunità, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, del Parco delle Prealpi Giulie e soprattutto dell’Università di Udine. Proprio le sue caratteristiche peculiari sono diventate infatti oggetto di studio, nonché di un puntuale lavoro al fine del mantenimento della sua biodiversità.


Bibliografia e Sitografia


http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodotti-tradizionali/vegetali-naturali-o-trasformati/aglio-di-resia

https://www.agliodiresia.it/home/

http://www.parks.it/parco.prealpi.giulie/dettaglio_prodotto.php?id_prodotti=2374

https://www.parcoprealpigiulie.it/it/Principale/Iniziative_e_progetti/Il_Paniere_del_Parco/Aglio_di_Resia/Aglio_di_Resia.aspx


Situati nei seguenti giardini e sezioni tematiche:

Friul