Nome latino Salsola soda L.
Nome italiano Barba di frate
Famiglia Chenopodiaceae
Descrizione
Pianta erbacea annuale, alta circa 10 cm, con fusto glabro e liscio, eretto, semplice o con rami arcuato - ascendenti, colorati di rosso, formante piccoli cespugli.
Foglie alterne, ma le inferiori opposte, con lamina allungata, di 0,2 - 4,0 cm, a sezione semi - circolare, molli e carnose, con apice a punta ma non pungente per il quale si distingue dalla Salsola kali L. che somiglia per morfologia, habitat e impieghi,
Fiori isolati o appaiati, posti all'ascella delle foglie superiori.
Il frutto dalla forma ovale e una dimensione di 3-4 mm di diametro.
Semi neri obovoidi di 3-4 mm.
Condizioni di crescita e habitat
Specie che vive in terreni ricchi di sale e azoto, si sviluppa sulle coste, nelle lagune salmastre, sugli argini delle saline, su spiagge e terreni salsi con presenza di resti e depositi organici trasportati dal mare.
Presente sulle coste dell'Italia e dell'Istria.
La coltura può essere allestita per semina diretta o per trapianti scalari, a partire dalla fine dell'inverno.
Si usa però effettuare delle semine anche a partire dall'autunno, dove le condizioni climatiche lo consentono, così da avere del prodotto precoce e tenero.
Si possono adottare sesti di impianto variabili a seconda delle caratteristiche e delle condizioni del terreno, che deve essere preferibilmente ricco di sabbia.
Avendo la pianta uno sviluppo limitato, si può arrivare anche ad avere 8 piante per metro quadrato con interfile di 45 cm.
Il seme può avere scarsa germinabilità, aumentabile attraverso opportuni trattamenti (scalfitura e imbibizione), prima della semina.
Si può iniziare a raccogliere i giovani getti a circa 50-60 giorni dall'avvenuta germinazione, tra i mesi di aprile e maggio, o più proficuamente, quando questi hanno raggiunto la lunghezza di circa 20 cm. La parte basale se più fibrosa e quindi poco appetibile, di circa 1 cm, va eventualmente tagliata ed eliminata e il prodotto riunito e ordinato in mazzetti.
Usi culinari e proprietà fitoterapiche
Della barba di frate si consumano germogli e foglie come verdura cotta, ad accompagnare piatti di bolliti, in particolare di pesce e di altre verdure, nelle preparazioni al vapore e in insalate. Raccolta molto precocemente può essere usata come ingrediente nella preparazione di piatti di pasta, in frittate e focacce.
Hanno sapore salato e di "verdura" che ricorda in parte i fagiolini e sono usati per ricette di primi piatti a base di pasta, per frittate o saltati in padella con aglio ed acciughe. Sono anche la verdura dello Shabbat, nella tradizione culinaria della comunità ebraica.
La barba di frate è ricca di sali minerali come sodio, calcio, potassio, magnesio, ferro e di vitamine dei gruppi A, B, C. Ha proprietà depurative, diuretiche ed antianemiche cui si aggiunge un forte potere depurativo nei confronti del sangue e dei fluidi corporei.
Storia e tradizioni
La barba di frate è esemplificativa dell'espressione “la natura ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno e nel modo giusto”
Pianta dalla doppia valenza medicinale e alimentare, quasi solitaria fra le sabbie e le dune della spiaggia, accoglie i marinai che vi sbarcano, stremati e affamati dai lunghi viaggi, fornendo loro proprio quel cibo nutriente e ricco di vitamine e sostanze funzionali di cui si ha carenza a causa della lunga vita in mare. Da qui e dal fatto che i rami della pianta tendono a colorarsi di rosso, deriva l’attribuzione del nome popolare di "sangue vegetale”.
Le giovani foglie sono un cibo, tenero, nutriente, saporito, di facile digestione.
In passato, dalla pianta, assieme alla salicornia e alla Salsola kali L. si ricavava la soda, particolarmente usata nella produzione e lavorazione del vetro in Riviera del Brenta così come a Murano.
Bibliografia e Sitografia
L. BONOMETTO, D. CALZAVARA, G. CANIGLIA, P. CESARI, I litorali sabbiosi del lungomare veneziano , Venezia 1980.
S. PIGNATTI, Flora d'Italia, Bologna 1982.
L. POMINI, Erboristeria Italiana, Minerva MedicaTorino1973.
L. POMINI, Vegetali, alimenti, medicamenti dell'uomo, Minerva Medica Torino 1979.
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=13245
http://cooksonia.it/BOT_PDF/S/Salsola%20Soda.pdf