Carciofo di strugnano

Nome latino Cynara carunculus scolymus

Nome italiano Carciofo di strugnano

Comune / Locale / Denominazione Carciofo di strugnano

Famiglia Asteraceae

Descrizione:

Pianta perenne, cresce fino a 2 m di altezza. Le foglie sono pennatosette, lunghe fino a 80 cm e larghe 40 cm. La superficie fogliare inferiore è pelosa, il colore delle foglie è grigio tormentato.
I fiori si sviluppano in grandi boccioli. È impollinato da api, bombi e farfalle.
Oltre alle varietà commerciali, a Strugnano si trova anche il carciofo autoctono locale, chiamato "Strunjanska". Questa varietà non è ancora stata inserita nell'elenco delle varietà. Tuttavia, è già stato dimostrato che è geneticamente diverso dalle altre varietà.
Il fiore del carciofo di Strugnano è leggermente più piccolo delle varietà comuni, la colorazione dei fiori è di un viola intenso.
Soprattutto è più gustoso. Le piantine si ottengono dividendo la pianta madre.

Condizioni di crescita e habitat:

Necessita di posizioni soleggiate e riparate e di terreno drenato e fertile. Grazie alle sue radici forti e profonde, tollera bene la siccità e previene l'erosione del suolo. La pianta non tollera il gelo. Viene dal Mediterraneo.

Oggi i carciofi sono conosciuti in tutto il mondo. La maggior parte viene coltivata in Italia, seguita da Egitto e Spagna. Nell'Istria slovena ne produciamo poco più di una tonnellata all'anno.

Usi culinari e proprietà fitoterapiche:

La pianta è tutta utile, dalle radici, alle foglie e ai boccioli dei fiori. I boccioli dei fiori fecondati vengono raccolti in primavera, prima che si aprano, e le radici in autunno. Dalle radici e dalle foglie si può preparare il tè. Le foglie sono antiossidanti, accelerano la secrezione della bile e purificano il fegato. Le radici contengono inulina, che ha un effetto positivo sulla digestione.

Può essere preparato in insalate, sott'aceto, come aggiunta a sughi, pasta e pizze.

In cosmetica: le creme stimolano la formazione di collagene nella pelle.

Storia e tradizioni:

Era già coltivato dagli antichi Egizi, Greci e Romani. Dopo la caduta dell'Impero Romano cadde per un po' nell'oblio. Fu nuovamente coltivato con l'arrivo degli Arabi. Si dice che i carciofi siano arrivati nell'Istria slovena dalla Repubblica di Venezia nel XV secolo.

Bibliografia e Sitografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Cynara_cardunculus_scolymus