Nome latino Brassica oleracea L.
Nome italiano Cavolo comune
Famiglia Brassicaceae
Descrizione
È una pianta erbacea biennale o perenne a fusti legnosi alla base. Le foglie della rosetta basale, color verde glauco, glabre, allungate, ondulate e dall’apice arrotondato e sono inserite sul fusto mediante piccioli, differiscono da quelle del fusto perché allungate e inserite direttamente, senza picciolo. I fiori a quattro petali sono giallo luminoso, disposti a crociera con dimensioni comprese tra 1,5 e 3,0 cm, dai quali si sviluppano le silique (frutto caratteristico della famiglia delle Brassicaceae) di circa 6 cm di lunghezza terminanti con un piccolo becco a forma di cono.
Condizioni di crescita e habitat
L’habitat originario presupposto, è costituito da rupi calcaree dell’Europa e del Mediterraneo, ma si ritrova lungo le foci dei fiumi, che denudano il substrato con le piene e creano situazioni di forte surriscaldamento del terreno e poca concorrenza. Si tratta pertanto di una specie che non esige alti livelli di sostanza organica, che ama la semina in Aprile e teme il trapianto, piuttosto esige il diradamento. Si raccoglie prima del caldo estivo da spontanea, mentre, coltivata, si induce l’intenerimento dei tessuti con un surplus di humus e di irrigazione.
Usi culinari e proprietà fitoterapiche
Non è noto il consumo ai giorni nostri di questa pianta, sia per la rarità sia per la sostituzione con varietà da essa derivate. Possiamo desumere che, rispetto agli ortaggi da esso derivati, si tratti di un erbaggio più piccante da crudo e più saporito da cotto.
Pur non essendo noti piatti tipici, possiamo per analogia pensare che al pari del cavolo rapa, sia molto appetibile saltato in padella allo stato di giovani plantule.
Si presuppongono aspetti nutrizionali e fitoterapici più intensi delle varietà orticole derivanti, forse anche controindicazioni da consumo eccessivo, tuttavia non sono noti dati in letteratura.
Storia e tradizioni
Questa pianta selvatica è l’antenato di tutte le varietà di cavoli oggi coltivati e appartenenti alle tipologie di cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolfiore e broccolo. L’interesse per essa è dato dalla possibilità di costruire varietà nuove e più rustiche delle attuali.
Bibliografia e Sitografia
Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia. Vol. 1 Edagricole, Bologna.