Melograno ( var. ‘S.Pietro’ in Orto del Brenta)

Nome latino Punica granatum L.( var. ‘S.Pietro’ in Orto del Brenta)

Nome italiano Melograno var. ‘S.Pietro’

Famiglia Punicaceae

Mese di semina III. - IV.
Mese di raccolta X - XI
Leggero ☀️☀️☀️
Irrigazione medio

Descrizione

Il melograno è una pianta arborea a portamento cespuglioso, rustica, vigorosa, alta fino a 4-5 m, con ampie capacità di adattamento.

Le sue radici sono molto superficiali e con uno sviluppo alquanto orizzontale, ma con una grandissima capacità di assorbimento.

Per la sua attitudine a emettere polloni, specialmente nella fase giovanile, il melograno sviluppa diversi fusti basali che, nel tempo, se lasciato al libero accrescimento, lo portano ad assumere un aspetto cespuglioso e piuttosto disordinato.

Questi fusti tendono ad essere rotondi, eretti e ramificati.

Dal tronco si sviluppano poi numerosi rami principali e secondari, che crescono eretti e verticali, più o meno spinosi, specie all'apice.

Le foglie sono caduche, oblanceolate o obovate, di 4-6 cm, coriacee, generalmente arrotondate all'apice.

I fiori del melograno sono molto vistosi, solitari o riuniti in gruppi da 2 a 7, sessili, con talamo/ricettacolo espanso, concavo e carnoso, con il calice campanulato e ugualmente carnoso, che persiste anche a frutto maturo.

 I petali sono da 5 a 9, alternati con i sepali e più larghi di questi, sottili, rugosi e di colore scarlatto.

I sepali sono da 5 a 9, più corti dei petali e formanti un calice persistente e di forma "merlata".

I fiori che si formano possono essere di due tipi: fiori ermafroditi fertili con base ingrossata o fiori staminali o cosiddetti incompleti o sterili.

Il frutto è una bacca, denominata balausta, di diametro circa 6-15 cm, talvolta anche più grande, suddiviso internamente in setti.

I semi, di consistenza legnosa, sono singolarmente avvolti da uno strato sottile di polpa sugosa e sono immersi in un tessuto spugnoso, bianco.


Condizioni di crescita e habitat 

Viene coltivata in tutta Italia, nelle aree più mediterranee, ma anche nell'areale della vite, avendo una grande capacità di adattamento, anche se il suo comportamento vegetativo, il modo di svilupparsi, lo svolgersi delle sue fasi fenologiche, sembrano essere particolarmente correlate alle condizioni climatiche e ambientali, del luogo ove viene impiantato e coltivato. 

Il melograno si riproduce con relativa facilità per talea legnosa.

Il sesto di impianto più diffuso è di 4 x 4 m.

 Si impiegano forme si allevamento a vaso o a palmetta, a seconda della strategia produttiva.

Nei nostri ambienti, i frutti si raccolgono in ottobre.

Sono necessari interventi di potatura invernale e primaverile per contenere l'eccesso di vigoria vegetativa e stimolare la pianta alla formazione di fiori fertili e alla fruttificazione,


Usi culinari e proprietà fitoterapiche

Del melograno, si utilizzano principalmente il frutto fresco o meglio gli arilli (parte esterna del seme) o il succo, da questi estratto.

Una volta era impiegata la corteccia della radice come vermifugo oggi il frutto è impiegato per:

succhi e bevande, aperitivi, gelati, dolci, in insalate e contorni crudi, risotti e guarnizione di piatti vari.

Gli arilli e il succo hanno sapore prevalentemente dolce e in parte aromatico, ma ciò dipende dal grado di maturazione e quindi dal tenore in zucchero.

Alcune varietà sono particolarmente acide.

Il frutto veniva consumato fresco.

Le proprietà alimentari sono quelle di un frutto nutritivo, dissetante, aromatizzante e tonico dello stomaco. Il frutto è ricco di zuccheri, antociani, vitamine, sali minerali.

Si attribuiscono al melograno numerose proprietà salutari e terapeutiche tali da poterlo considerare una pianta officinale nel senso proprio del termine e che la ricerca scientifica attuale sta mettendo in forte rilevanza:

attività antinfiammatoria e antiossidante, attribuita alla presenza di polifenoli;

preventiva dell'invecchiamento dei tessuti cellulari e le malattie degenerative;

protettiva del sistema cardiocircolatorio, favorisce la circolazione del sangue e contrasta l'indurimento e la chiusura delle arterie;

riequilibratrice della pressione arteriosa;

regolativa dei livelli di colesterolo;

preventiva e curativa del tumore alla prostata, inibisce lo sviluppo delle cellule cancerose e la degenerazione di quelle sane;

preventiva nei riguardi dello sviluppo di altri tumori, in particolare a polmoni, esofago, colon, pelle;

antibatterica nelle infezioni polmonari, intestinali e urinarie, contro Pseudomonas, Salmonella, Escherichia coli e Staphylococcus;     


Storia e tradizioni

Il melograno è specie originaria dell’Asia Sud-Occidentale, in particolare Persia, Afghanistan Azerbaijan, Armenia e poi diffusa in Turchia, Palestina, Egitto, Israele. Dalla Palestina il melograno venne portato dai Fenici e dai Cartaginesi nel litorale dell’Africa del Nord e da qui venne prelevato dai Romani che lo conobbero come Malum punicum (melo cartaginese).

In ogni casa contadina del Veneto si ritrova almeno una pianta di melograno, piantata a ridosso del muro della casa, della cantina o della stalla, quale augurio di prosperità e felicità o in occasione della nascita di un bambino.

Il melograno rappresentava anche l'accoglienza e lo scambio delle relazioni fra i popoli ed infine, era prima di tutto una pianta medicinale prima che un alimento.


Bibliografia e Sitografia 

J.BALLARINI, Erbe da mangiare, Mondadori Milano 2001.

P. D'ANIELLO, A. FORILLO,V. PATTI, Melograni, Edagricole Calderini Bologna 2000.

C. DURANTE, Herbario nuovo. Appresso Bartolomeo Bonsadino e Tito Diani, in Roma, Roma 1585.

P. LIEUTAGHI, Il libro degli alberi e degli arbusti, Rizzoli Milano 1981.

S. PIGNATTI, Flora d'Italia, Bologna 1982.

L. POMINI, Erboristeria Italiana, Minerva Medica Torino1973.

L. POMINI, Vegetali, alimenti, medicamenti dell'uomo, Città 1979.

https://piave.regione.veneto.it/resource/resolver?resourceId=3458e211-77e9-4d99-9251-ed102c0c1001/frimefrusu.pdf

http://luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?scientific-name=punica+granatum

Situati nei seguenti giardini e sezioni tematiche:

Orto del Brenta

Friul