Nome latino Coryllus avellana
Nome italiano nocciolo
Famiglia Betulaceae
Descrizione
È un arbusto alto 3-4 metri, talvolta anche alberello alto fino a 10 metri. Possiede un apparato radicale forte ed espanso. La sua chioma è densa con rami eretti, allungati e flessibili. I rametti giovani sono di color ocra, quelli adulti possiedono una corteccia bruna scura.
Le foglie sono alterne tondeggianti, acuminate all'apice, con margine a doppia dentatura e nervature ben evidenti, provviste di peluria nella pagina inferiore.
Il colore è verde intenso nella pagina superiore, un po' ruvida, mentre è più chiaro ed opaco nella inferiore.
È una pianta monoica con fiori riuniti in infiorescenze unisessuali che si sviluppano molto prima delle foglie.
Gli amenti (fiori maschili) riuniti in gruppi all’estremità oppure all’ascella delle foglie dei rami dell’anno precedente; ogni amento è in realtà un insieme di tanti piccolissimi semplicissimi fiori.
I fiori femminili sono invece nascosti entro piccole gemme: contemporaneamente alla fioritura dei fiori maschili, emettono un ciuffetto rosso presente all’apice destinato ad accogliere i granuli di polline.
I frutti chiamati (nocciole) sono riunite a 2-5, quasi completamente avvolte da due brattee pubescenti e sfrangiate
Condizioni di crescita e habitat
Il nocciolo è una specie europea presente in tutta Italia dalla fascia submediterranea a quella montana.
Cresce nelle radure e nei boschi di latifoglie decidue, su suoli limoso-argillosi profondi, freschi, ricchi di humus.
Ama ambienti luminosi e soleggiati, la mancanza d’acqua può provocare la cascola delle nocciole. La raccolta dei frutti avviene fra agosto e settembre.
Usi culinari e proprietà fitoterapiche
Le qualità alimentari della nocciola sono note fin dall'antichità: alimento energetico di grande valore e una preziosa fonte di vitamine e minerali.
L'industria dolciaria utilizza la farina di nocciole per la produzione di nocciolati, torroni e pasta di gianduia (creata quando Napoleone bloccò l'importazione delle spezie e si verificò una penuria di cacao).
Storia e tradizioni
Il nome generico deriva dal greco 'koris' (elmo), e allude alla forma dell'involucro erbaceo che ricopre la nocciola; il nome specifico deriva da Avella, un centro campano nella provincia di Avellino, noto fin dai tempi dei Romani per la produzione di nocciole.
Bibliografia e Sitografia
http://mitel.dimi.uniud.it/flora/scheda.php?id=212
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=3927
http://dbiodbs.univ.trieste.it/carso/chiavi_pub23
http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/nocciolo.htm