Ortica

Nome latino Urtica dioica L.

Nome italiano Ortica

Famiglia Urticaceae

Mese di raccolta III-VI
Leggero
Irrigazione medio

Descrizione

È una pianta erbacea perenne con rizoma ampiamente ramificato e strisciante poco profondamente nel terreno: i fusti che sorgono dal rizoma, sono eretti. Alti fino a un metro e mezzo, hanno sezione quadrata e sono generalmente semplici. La superficie presenta alcuni peli corti e altri più lunghi e rigidi, urticanti.

Le foglie hanno tutte un picciolo ben distinto, lungo al massimo la metà del lembo fogliare. Questo è ovale – oblungo, con base a forma di cuore   e apice ristretto in un dente acuto. Tutto il margine è dentellato con denti arcuati spesso a falce. Sulla superficie, specialmente lungo le nervature sono presenti i peli urticanti.

I fiori sono riuniti in spighe divise in maschili erette e in femminili pendule. Le spighe sono inserite all’ascella delle foglie superiori, brevemente picciolate, che racchiudono i quattro stami nei fiori maschili e l’ovario in quelli femminili.

I frutti sono acheni ovale con un ciuffo di peli all’apice racchiuso nei quattro tepali persistenti.


Condizioni di crescita e habitat 

Si semina o trapiantano delle porzioni radicali in suoli ricchi di nitrati di origine organica, anche in mezz’ombra irrigando anche fuori dalla primavera.

È indifferente ai suoli silicei o calcarei, di media esigenza idrica, a pH neutro, esigente in sostanze nutritive, tra le maggiori eutrofiche.

Non sono necessarie operazioni aggiuntive, solo, il taglio delle stoppie ad inizio inverno per poter raccogliere in primavera i giovani apici, ben fogliati, quando la pianta ha circa quaranta cm di altezza.


Usi culinari e proprietà fitoterapiche

La pianta si può consumare prima della fioritura, usando le sommità per minestre, torte salate, frittate e ripieno di tortelli, mentre i semi sono un integratore minerale da aggiungere in preparazioni di farinacei.

Ha gusto ricco, pieno e scuro, ma non amar. Utilizzata in risotto, risotto coe ortiche, e in frittata, frittata coe ortighe.

Le proprietà sono innumerevoli: urticanti, dietetiche, diuretiche, depurative, antiinfiammatorie, intestinali, normalizzanti del cuoio capelluto.

Contiene, tra i principi attivi, l’eteroside urticoside, il carotene e la secretina.

Il liquido irritante dei peli contiene acetilcolina e istamina.

Nei tempi antichi si fustigavano le parti del corpo per stimolarne benefiche reazioni.

Con una breve cottura sono rese innocue per altre applicazioni.

Valida per le enteriti acute e croniche, le enteriti catarrali e le diarree.

Le proprietà diuretiche e depurative favoriscono l’eliminazione di cloruri, acidi urici e colesterolo e vengono sfruttate nella gotta, nel reumatismo, nell’artrite, nella renella e nell’acne.

L’ortica è ricca di principi azotati, aminoacidi e proteine, sali minerali e vitamine che ne fanno un alimento dietetico di grande importanza


Storia e tradizioni

Il nome latino “urtica” deriva dall’azione pungente dell’intera pianta aerea. Nei tempi addietro, i piccoli bulli la utilizzavano per ridicolizzare con le sue punture i bambini ancora troppo ingenui.

Per gli adulti, l’ortica era tanto sinonimo di cosa sgradita quanto mezzo di espiazione del dolore del corpo e dell’anima, utilizzandola nel secondo caso come dolorosa frusta irritante della pelle.

Per la ricchezza in contenuto organolettico, veniva ridotta in polvere e utilizzata come integratore avicolo per la deposizione delle uova in pieno inverno, oppure in primavera come cura per le fitopatologie del pesco.


Bibliografia e Sitografia

AA.VV., Scoprire riconoscere usare le erbe, Milano 1977.

Situati nei seguenti giardini e sezioni tematiche:

Friul

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Orto del Brenta

Orto del Brenta

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Purissima

Purissima

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