Nome latino Allium cepa L. Ecotipo 1: Musona bianca di Chioggia; Ecotipo 2: Agostana di Chioggia
Nome italiano Cipolla bianca tonda di Chioggia Ecotipo
Famiglia Liliaceae
Descrizione
L’area di produzione si può identificare con il territorio del comune di Chioggia, località Sottomarina.
È pianta da pieno sole e raggiunge altezze pre-raccolta di circa 40-60cm.
La Musona, vista la suo precocità, può avere una forma non perfettamente rotondeggiante, di colore bianco acceso, con leggera decolorazione verde sullo stelo, quando si raccoglie fresca. L’Agostana è perfettamente tondeggiante di colore totalmente bianco avorio.
Condizioni di crescita e habitat
Il seme raccolto a fine Agosto, per la varietà Musona, viene seminato in semenzaio a terra “basaro” a settembre, trapiantata poi ai primi di Novembre veniva, durante il periodo invernale, protetta dai venti marini carichi di sale e sabbia abrasiva con delle arelle, frangivento in canna palustre. La raccolta di questa varietà precoce, inizia ad Aprile come cipollotto per concludersi a Giugno. L’agostana si semina in Febbraio e si trapianta ai primi di aprile con raccolta estiva. Dopo il trapianto la crescita è molto lenta e perciò teme la competizione con le erbe spontanee, che vanno controllate con lavorazioni meccaniche e manuali durante tutto il ciclo produttivo.
Usi culinari e proprietà fitoterapiche
La cipolla è un cibo “povero” perché facile da coltivare e conservare. Si può consumare cruda, in zuppe, base per qualsiasi sugo di verdure carni, pesce o da sola, accompagna vari tipi di pietanze quali sarde fritte che vengono servite con cipolle cotte con aceto e caramellate, pinoli e uvetta, sarde in saor, fegato alla veneziana con cipolle, fegato ala venexiana, zuppa di cipolle, supa de segoe.
Le tuniche formanti il bulbo sono tenere e di facile cottura. La Musona è più delicata e dolce della Agostana che si presenta più pungente.
Ha un basso contenuto calorico, diuretica e ricca di vitamine e sali minerali. Molto conosciuta anche per la sua azione antibatterica.
Storia e tradizioni
La storia lega questo prodotto di terra al Mare Adriatico. Quando non esistevano le barche a motore, la flotta dei pescherecci di Chioggia restava in mare per mesi e si usava il “saor” per conservare il pesce da mangiare. Nelle note agli “atti notarili del catasto austriaco 1827” viene indicata come coltura di pregio.
Bibliografia e Sitografia
http://www.agricoltura.provincia.venezia.it/html/att_promozione_prodotti.asp?IDCat=6&view=dett&IDItem=43